I libri di storia raccontavano di Carlo Pisacane come un uomo del Risorgimento italiano, legato alla famosa poesia che cantava “… eran trecento,eran giovani e forti e sono morti”.

Da quella storia scolastica ne usciva un uomo avventuroso precursore della “spedizione dei Mille”, martire dell’Unità, anti borbonico e (forse) amico degli “unionisti” filo-piemontesi ed eroe-anche minore- delle lotte dell’Italia unita ad opera dei Savoia e di Cavour.

Solo dopo la pubblicazione postuma dei “saggi” di Carlo Pisacane, a Parigi, e la tardiva diffusione in Italia del suo pensiero (Proudhoniano, in parte mazziniano e rivoluzionario) e gli studi sul movimento socialista e anarchico (per tutti G.Woodcock e Romano), si è potuto dare la giusta collocazione storica-politica a questo radioso apostolo e martire dell’uguaglianza, della libertà e della “propaganda dei fatti” (“…la propaganda dell’idea è una chimera… le idee risultano dai fatti,non questi da quelle, ed il popolo non sarà libero quando sarà educato,ma sarà educato quando sarà libero”).

Un libro di vera storia, che racconta di una precorritrice, di una protagonista, finora sconosciuta a tutti, dell’ultima metà dell’800 e nativa di Orta di Atella: Enrichetta Di Lorenzo, compagna di avventure, di lotte e di vita di Carlo Pisacane.

I due si erano incontrati alla festa di Piedigrotta, a Napoli, nel 1830. Lei, dieci anni;lui,dodici.

Negli anni seguenti, lei viene maritata ad un anziano e ricco possidente, napoletano del Vomero; lui, orfano, va in collegio,  si arruola nell’esercito borbonico e ne diventa ufficiale. Si rivedono quando lei è già madre di 3 figli; lui è sempre innamorato. Lei 25 anni lui 27.

L’amore, sopito, divampa. È il 1847,quando, malgrado tutto e tutti, i due scappano insieme.

Lui lascia la casa e la carica militare; lei Napoli, il marito e i figli.

Francia, Inghilterra, Svizzera sono le tappe della loro vita insieme. La loro storia d’amore s’interseca con le storie dell’Europa e dei massimi protagonisti del Risorgimento italiano.

La giovane Enrichetta è a fianco del Pisacane nella battaglia della Repubblica Romana del 1849 e, tre anni dopo, gli dona il frutto del loro amore: Silvia, che resterà l’ultimo pensiero dell’eroe Carlo Pisacane, prima di cadere nella sfortunata spedizione di Sapri.

Il volume di Alessandro Di Lorenzo colma una lacuna sulla travagliata storia dell’Unità d’Italia del nostro meridione.

Di Enrichetta Di Lorenzo se ne sapeva poco e quel poco era patrimonio di rari “addetti ai lavori”.

Il libro è la prima e vera monografia scritta sulla compagna di C. Pisacane. Esso è avvincente non solo per la storia di due protagonisti ma anche per la serietà della ricerca documentaria, archivistica e bibliografica.

In questo volume non c’è solo la storia di un amore romantico ma, ancor più, d’un amore eroico, narrato come un romanzo ma che presenta tutta la valenza di un libro di storia.

Iader C. Silvana

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Di Redazione

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