LAMPEDUSA – È da poco iniziata la celebrazione della santa messa di papa Francesco al campo sportivo Arena. Il Pontefice è stato accolto da  un mare di folla che sventolava cappellini e foulard bianchi e gialli, con lo slogan “Si vede, si sente, Francesco è qui presente”.

Oltre quindicimila i fedeli arrivati sull’isola con traghetti e aerei. Appena sbarcato al Molo Favarolo il Papa ha salutato una cinquantina di migranti del Centro di Contrada Imbriacola, che insieme agli altri stanno partecipando alla messa.

Ci sono striscioni che dicono al Papa “Il tuo sorriso dà senso alla nostra vita” o che denunciano la tratta di esseri umani.

In prima fila persone disabili e malati, mentre sul palco un altare colorato fatto con una lancia di pescatori, e un leggio con un timone di un barcone affondato, come pure il pastorale e il calice. Tutto realizzato da artigiani locali.

Tanti i giovani delle organizzazioni umanitarie che operano a Lampedusa con i migranti.

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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