di Mariano Scuotri

periferia

«C’è tutto un grande accerchiamento intorno a Roma, tra Roma e le campagne intorno, con centinaia di migliaia di vite umane che brulicavano tra i loro lotti, le loro casette di sfrattati e i loro grattacieli». Così Pier Paolo Pasolini, uno dei più critici (e criticati) osservatori delle trasformazioni del suo tempo, descriveva la periferia della Capitale.

Le periferie, luoghi nati come simbolo della modernità, dell’evoluzione, ideali che nel Novecento si sono perciò tradotti in crescita urbana esponenziale attorno ai centri storici, seguendo un modello razionalista di “città moderna”, ma che di quest’ultima definizione non avevano e non hanno tuttora nulla. E proprio il degrado delle periferie urbane sarà l’argomento di discussione del Meeting del volontariato che si svolgerà a Bari, presso la Fiera del Levante, il 14 e il 15 marzo di quest’anno.

Quel degrado che trasforma dei luoghi geografici in vere e proprie “periferie esistenziali”, per utilizzare l’efficace e spiazzante espressione di Papa Francesco, nelle quali l’essere umano, sentendosi privato del dovuto riconoscimento di quelli che sono i più elementari diritti, cresce privo dei valori etici che sono alla base del concetto ideale (purtroppo tale in determinate realtà) di vita.

L’idea di un Meeting dove le associazioni possano confrontarsi tra loro e dare vita a progetti di caratura nazionale oltre che locale, è il frutto del lavoro che il Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola”, con sede nel capoluogo pugliese, svolge sul territorio dal 2003, anno della sua istituzione: lo scopo è la creazione di una sinergia che permetta alle realtà associative di tessere una rete di comunicazione tra loro per il raggiungimento di obiettivi comuni, tra i quali sicuramente la diffusione della cultura della solidarietà.

Non è solo un’assistenza morale però, quella che il Centro “San Nicola” offre ad enti e società civile impegnati attivamente nella propria comunità: mediante le risorse dei fondi bancari, non manca il sostegno in ambiti concreti quali il reperimento di fondi per iniziative culturali e solidali, l’organizzazione e la ristrutturazione delle sedi. Va sottolineata l’importanza attribuita alla preparazione di chi si trova ad operare nel delicato campo del volontariato, non a caso il Centro barese programma corsi di formazione,  ovviamente gratuiti, rivolti agli ambiti di interesse più disparati e volti alla trasformazione dei volontari in “professionisti” impegnati nella delicata missione di preservazione di principi cardini di una società sana, quali la pianificazione, la trasparenza e lo sviluppo.

Amanti della realtà. La periferia al centro” è il nome, che ha nell’ossimoro periferia-centro la propria chiave di volta, dato alla ormai nona edizione del Meeting del volontariato, che anche quest’anno, grazie alla quantità di visitatori e alla crescente attenzione dei media, offrirà straordinarie possibilità di promozione alle attività delle varie associazioni che giungeranno numerose ai padiglioni della Fiera del Levante. Il tema proposto inviterà i rappresentanti di istituzioni e cooperative a dibattere e indagare la delicata situazione delle aree periferiche delle metropoli e città italiane, dallo Zen di Palermo a Quarto Oggiaro (Milano), passando per Scampia e le “borgate romane” di pasoliniana memoria: abbandonate a sé stesse prive di prospettive di cambiamento, esse divengono contenitori di malessere sociale che si tramuta in dati sconcertanti, quali l’alto indice di disoccupazione e abbandono scolastico (a Scampia e Secondigliano il 70% della popolazione è priva di un’occupazione lavorativa stabile). L’incontro vuole dunque dare occasione a donne e uomini del mondo associativo di confrontare le proprie esperienze quotidiane a contatto con tali realtà e pianificare progetti tesi a rendere fruttuosi i lavori e le sfide affrontate tutti i giorni nel proprio raggio d’azione. La novità è però nel metodo adottato nello svolgere questa interessante e complicata analisi, e il nome del meeting ne è portavoce: una dinamica conoscitiva che parta da una problematica ben delineata, il degrado urbano delle periferie, e la ponga nella concatenazione causa- effetto con le tensioni sociali che affliggono tutti gli strati della popolazione, mediante un metodo induttivo dagli echi aristotelici.

Accanto agli incontri che costituiscono il fulcro del Meeting, sono due le mostre visitabili nei giorni dell’evento: “Generare bellezza. Nuovi inizi alle periferie del mondo”, a cura di John Waters e della Fondazione AVSI e “Azzardo: non chiamiamolo gioco”, a cura della Fondazione Exodus onlus. Inoltre, alle 20.30 di Sabato 14 Marzo si esibirà il coro Alecrim in concerto, mentre Domenica 15 Marzo sarà la volta del Concorso “Associazioni allo sbaraglio” che invita le associazioni a esibirsi in performance di arte varia – dalla musica alle imitazioni, dal ballo al cabaret – per contendersi il primo posto, assegnato da una “giuria di qualità”. Un’ulteriore possibilità di confronto dunque, su tematiche ancor più mirate, che costituiscono poi la cause concrete alla base della problematica situazione generale delle periferie urbane italiane, ma, allo stesso tempo, la dimostrazione di come solo la passione e la forza di volontà possano essere gli antidoti alla spirale di devastazione esistenziale nella quale tutti i giorni ognuno rischia di cadere, indifferentemente dal ceto di appartenenza e dal luogo in cui abita.

 

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Di Redazione

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