ROMA – Verrà presentato martedì9 ottobre alle ore 10.30, presso la sede centrale del Cnr (P.le Aldo Moro, 7 Roma – aula Marconi) il volume di Michele Colucci, “Storia dell’immigrazione straniera in Italia. Dal 1945 ai nostri giorni” (ed. Carocci).

Colucci è ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di studi sulle società del Mediterraneo, ed è autore di numerosi volumi e saggi sulla storia delle migrazioni, del lavoro e delle politiche sociali.

La presentazione, introdotta dai saluti di Salvatore Capasso, direttore Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo – CNR e coordinata dal giornalista Stefano Liberti, si avvarrà degli interventi di Corrado Bonifazi, dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali – CNR e di Silvia Salvatici dell’Università di Milano oltre che dello stesso Colucci.

In questo lavoro per la prima volta l’immigrazione straniera in Italia viene ripercorsa attraverso una ricostruzione storica, a partire dal 1945. Ingressi, flussi, leggi, generazioni, lavori, conflitti e speranze si intrecciano con un ritmo sempre più incalzante fino ad arrivare ai nostri giorni.

Il volume traccia la dimensione quantitativa del fenomeno nel corso del tempo e la sua evoluzione, il radicamento sul territorio, le politiche adottate per governarlo, le polemiche che ne sono scaturite, l’impatto che ha avuto sulla società. Le fonti utilizzate sono numerose: dalle inchieste sociali al dibattito politico, dalle testimonianze dei protagonisti alle statistiche, dagli archivi istituzionali fino alle cronache dei giornali. Emerge il profilo sfaccettato di una grande trasformazione, indispensabile per capire l’Italia di oggi.  

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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