SAN MARCELLINO – Si terrà Venerdì 22 Marzo, a partire alle ore 10:00 la sesta edizione della “Festa del Pane“. La manifestazione si svolgerà in via starza, presso l’Istituto Comprensivo cittadino, e vedrà la partecipazione della Pro Loco di San Marcellino,dell’Imam della moschea di San Marcellino Nasser  Hidouri, del Vescovo Mons. Angelo Spinillo, del direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Don Peppino Esposito, del Dirigente Scolastico, del Sindaco Pasquale Carbone e del Parroco. Sarà inoltre presente una rappresentanza di donne straniere presenti sul nostro territorio e di donne italiane.

L’obiettivo dell’iniziativa, la cui prima edizione risale al 19 Marzo 2008, è quello di festeggiare la Pasqua attraverso la laicità dell’incontro che diventa un’immediata opportunità di crescita e di conoscenza. Momento focale dell’iniziativa sarà lo scambio del pane: il dono di benvenuto per tutte le comunità presenti a San Marcellino,è il simbolo di pace, di fratellanza.

L’omaggio del pane, un simbolo sempre più forte e profondo, costituisce una promessa di accoglienza e di solidarietà tra persone di diverse culture.

Lo scambio dei diversi pani deposti sui tavoli, appositamente preparati con tanti colori caldi e avvolti da tante festose colorazioni, sarà anche l’occasione per  intravedere e respirare odori di una primavera ormai alle porte

 

Il pane regalo di nozze,
accompagnato da un bicchiere di
vino per gli sposi polacchi, cotto a
vapore o a legna, salato o insipido
a San Marcellino rappresenta ormai
il dono di benvenuto per tutte
le comunità presenti in paese. E il
pane schiacciato e poco cotto per
gli arabi e a vapore e dolciastro per
gli asiatici non è solo cibo ma simbolo
di fratellanza. Dall’ arabo al
polacco, tutto diventa un incrocio
di esistenze che fa crescere e non
inimicare.

 

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Di Redazione

Notizie Migranti è un coraggioso esperimento di giornalismo interculturale. Il progetto nasce nel 2010, in un periodo di razzismo strisciante che impedisce la convivenza civile tra persone di culture diverse si è voluto dare vita ad una informazione, con la presenza in redazione anche di giovani migranti, che affronta il tema immigrazione come risorsa e non come problema, che evita toni sensazionalistici e allarmistici trattando i cittadini stranieri come soggetti e mai come oggetti.

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