In Spagna, sabato scorso, il partito di ultradestra Plataforma por Catalunya (PxC) ha organizzato una raccolta di generi alimentari per sostenere “la buona gente di casa nostra”, ossia i catalani, per protestare polemicamente contro gli immigrati.

La risposta non si è fatta attendere: decine di migranti per rispondere all’iniziativa razzista si sono avvicinati al punto di raccolta e hanno contribuito donando pasta, riso e altri prodotti alimentari a cui era stata apposta un’etichetta con scritto “Canvia el xip!”, ossia cambia il tuo modo di vedere le cose.

La fondazione Atlas de Igualada, da cui è venuta l’idea di questa protesta pacifica, ha inoltre girato un video dal titolo “Jo també sóc d’Igualada. Canvia El Xip!” (anch’io sono di Igualada. Cambia el chip!) raccontando la giornata della manifestazione e mostrando le decine di persone di diverse nazionalità che hanno partecipato. In meno di 24 ore il video ha avuto 10 mila visite. “Lavoriamo a progetti di convivenza tra culture. Che cosa vuol dire essere di casa? Per noi tutti sono di casa”, spiegaSilvia Romeu presidente dell’associazione Atlas al quotidiano spagnolo El País che commenta così la contro iniziativa “Siamo stati al gioco, e abbiamo giocato meglio. Volevamo che il nostro fosse un atto di protesta civile e pacifica”.

Da parte sua, il segretario generale del Pxc, Robert Hernando difende l’iniziativa e nega le accuse di razzismo. “Noi possiamo aiutare chi vogliamo. Quello che hanno fatto è stato un tentativo di boicottaggio in piena regola. Ma né 50 mila persone di ultrasinistra né 30 mila mussulmani ci impediranno di portare avanti questa campagna” dichiara Hernando, che ha deciso inoltre di denunciare la fondazione Atlas ai  Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma della Catalogna, per “insulti e minacce” durante la campagna.

La polemica è poi continuata su twitter dove Hernando ha postato la foto di una donna mussulmana vicina alle scatole per la raccolta alimentare, commentando “Mussulmana presa con le mani nella scatola della raccolta solidale del #PxC. Senza parole #PrimeElsDeCasa (prima quelli di casa)”. Atlas ha ribattuto denunciato la manipolazione dell’episodio e dichiarando invece che “la signora non stava prendendo il cibo, ma partecipava alla nostra iniziativa e lo stava donando”. Il segretario generale non ha potuto confermare le sue parole poiché ha detto di “non sapere cosa stava facendo quella donna. Mi hanno passato la foto, io non l’ho vista.”

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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