BOLOGNA – il Circolo La Fattoria di via Pirandello 6 al Pilastro apre le porte del suo parco, gestito in convenzione con il Comune di Bologna, a persone autistiche o con altri disturbi del comportamento e ai loro accompagnatori.

Il progetto è realizzato in rete con Comune, Ausl e Angsa Bologna (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, per rispondere al bisogno di tornare ad attività ludiche e motorie all’aria aperta segnalato dalle famiglie.

Un aspetto particolarmente importante per le persone autistiche, che più di altre rischiano crisi comportamentali a causa delle misure restrittive adottate per il contenimento del coronavirus.

«È una bella notizia che ci consente di fare un passo in più per famiglie che sono state messe a dura prova durante il lockdown – commenta il Sindaco di Bologna Virginio Merola – ed è un bel lavoro di rete tra istituzioni, associazioni con la collaborazione dell’Ausl. Siamo molto soddisfatti».

In  accordo con il Dipartimento di salute mentale di Ausl Bologna, possono usufruire del parco privato e recintato del Circolo i soggetti con disturbi dello spettro autistico e altri disturbi del comportamento.

Le prenotazioni per accedere al parco sono gestite via mail da Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) Bologna all’indirizzo prenotazioni@angsabologna.it, in modo da far entrare un nucleo alla volta con un intervallo minimo di mezzora per rispettare il distanziamento.

Le persone autistiche possono essere accompagnate da uno o più familiari o accompagnatori, che devono compilare una liberatoria e aver cura di disinfettare i giochi e le panchine del parco al termine delle attività.

Per raggiungere il parco sia a piedi che con mezzi propri o pubblici occorre avere con sé l’autocertificazione prevista dal Dpcm e il certificato di Ausl Bologna attestante la diagnosi.

Chi non è in possesso del certificato può richiederlo alla mail: pids@ausl.bologna.it.

Il progetto di Bologna si affianca alle positive esperienze già attive in regione a Rimini, Faenza e Castel Bolognese in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

«Sono molto felice che parta questo progetto che mi sta molto a cuore – afferma l’assessore regionale Elly Schleinla Regione si è impegnata a lavorare con i Comuni sin da subito per promuovere buone pratiche ed estenderle sul territorio regionale allo scopo di dare sollievo alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con speciale attenzione a chi vive un’emergenza nell’emergenza perché rischia crisi comportamentali a causa delle misure restrittive adottate per il coronavirus».

photo credit: Michele Ammendola

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Di Redazione

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