CARINARO – Il giorno 28 Febbraio si è svolta l’assemblea dei soci fondatori della nuova associazione politico-culturale denominata “Giovani per Carinaro“. L’associazione nasce dall’unione di due organizzazioni giovanili partitiche già presenti sul territorio, GENERAZIONE FUTURO(FLI) e GIOVANI DEMOCRATICI(PD), che dopo lungo discernimento e lavoro comune, hanno deciso di unire le loro forze per il bene della comunità locale, perchè entrambe deluse sopratutto dall’attuale classe politica.

Il progetto dell’associazione non nasce solo in vista del prossimo appuntamento elettorale, che si terrà nella primavera del prossimo anno, ma l’obiettivo è quello di una formazione permanente e una crescita umana e politica e di poter tradurre le idee in iniziative concrete e grazie ad esse farsi conoscere ed apprezzare. L’associazione vuole essere innanzitutto un punto di riferimento per tutti, giovani e meno giovani, un centro di aggregazione finalizzato a sollecitare la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita e alla crescita della comunità locale. “I giovani per Carinaro”si ispirano a valori che oggi sono assenti o quasi nella vita politica, come il dialogo, la legalità, la solidarietà tra le persone, la partecipazione democratica e il rispetto delle istituzioni.

Nel corso dell’assemblea si sono svolte anche le elezioni delle cariche previste dallo statuto. Sono stati così eletti Andrea Zengara (Presidente) e il Consglio direttivo, costituito da Giuseppe Picone (Vice-Presidente), Gianni Schember(Segretario), Pasquale Picone (Tesoriere), Arturo Formola (Responsabile della Comunicazione)

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Di Redazione

Notizie Migranti è un coraggioso esperimento di giornalismo interculturale. Il progetto nasce nel 2010, in un periodo di razzismo strisciante che impedisce la convivenza civile tra persone di culture diverse si è voluto dare vita ad una informazione, con la presenza in redazione anche di giovani migranti, che affronta il tema immigrazione come risorsa e non come problema, che evita toni sensazionalistici e allarmistici trattando i cittadini stranieri come soggetti e mai come oggetti.

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