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Aiuta chi aiuta! Campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi a cura del COMITATO DON PEPPE DIANA

LA JERRY MASSLO NON DEVE CHIUDERE.

Proprio nell’anno in cui compie i suoi primi 25 anni l’associazione di volontariato medico sociale rischia la chiusura.

Il Comitato don Peppe Diana chiama a raccolta il mondo del sociale ed i singoli cittadini al fianco del sodalizio che da 25 anni opera e lavora a fianco dei soggetti deboli della provincia di Caserta.

40 sono i volontari che in modo gratuito si alternano nei vari servizi:

ambulatori medici,

1 unità di strada (per tossicodipendenti e prostituite) ,

1 servizio di accompagnamento alle strutture sanitarie,

70 famiglie in difficoltà adottate con distribuzione di generi di prima necessità e sostegno alla genitorialità,

un doposcuola per 50 bambini che vivono situazioni di difficoltà,

1  centro di accoglienza presso un bene confiscato per donne vittime di tratta,

 esperienza di economia sociale con una sartoria che dà lavoro e speranza;

Tutto ciò corre il rischio di sparire. La Masslo ha già chiuso alcuni servizi e nei prossimi mesi potrebbe definitivamente morire. Nonostante gli sforzi dei volontari, e nonostante anche l’impegno economico di alcuni di loro, la Masslo vive un momento di seria difficoltà per le inefficienze di Enti pubblici e privati.

Per non far sparire questo pezzo di storia e di riscatto delle nostre terre, chiunque può contribuire effettuando un bonifico bancario al seguente IBAN  IT33A0501803400000000122112 Banca Etica, Agenzia di Napoli.

LA JERRY MASSLO NON DEVE MORIRE

 

Parliamone...

Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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