Torna a suonare la campanella nelle scuole per il primo grande rientro in classe dell’era Covid. A tornare fra i banchi oggi con la ripartenza e la riapertura nella maggior parte delle regioni, oltre 5,6 milioni di alunne e alunni che riprendono le lezioni nel sistema scolastico italiano dopo la lunga e forzata pausa del lockdown. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Istruzione, sono oltre 8,3 milioni le studentesse e gli studenti che rientrano quest’anno: 7.507.484 negli istituti statali, ai quali si aggiungono i circa 860 mila delle paritarie. Si tratta dei primi dati elaborati sul nuovo anno scolastico, il 2020/2021. 

Quest’anno, le studentesse e gli studenti delle scuole statali saranno distribuiti in 369.048 classi. Di questi, 876.232 sono iscritti alla Scuola dell’infanzia, 2.384.026 alla Primaria, 1.612.116 alla Secondaria di primo grado, 2.635.110 alla Secondaria di secondo grado. Si registra un leggero calo degli alunni: lo scorso anno erano 7.599.259. Sempre nella scuola statale, studentesse e studenti con disabilità aumentano dai 259.757 di un anno fa ai 268.671 di quest’anno. Di questi, 19.907 frequenteranno la Scuola dell’infanzia, 100.434 la Primaria, 70.431 la Secondaria di primo grado, 77.899 la Secondaria di secondo grado. Nelle Secondarie di II grado statali, 1.327.443 ragazze e ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 830.860 un Istituto tecnico, 476.807 un Istituto professionale.  

Scuola, mascherine e gel: al via un anno straordinario

Il suono della campanella, da Codogno a Roma, dà il via al nuovo anno scolastico. Un anno particolare che vede come protagonisti mascherine chirurgiche, gel igienizzante, banchi nuovi e non tradizionali e distanziamento in classe e nei corridoi. L’emozione è forte per il rientro in aula dopo sei mesi di assenza e lontananza. Non sarà la stessa cosa degli anni passati, non ci si può abbracciare e i piccoli non potranno giocare come prima, ma, come riferiscono alcuni presidi e professori ‘è comunque un inizio, importante per tutti gli studenti’.  Importante per studenti e non solo il rispetto delle regole, delle norme igieniche, del distanziamento. Tanta ansia ma anche tanta voglia di tornare.  

Scuola, i presidi: “Criticità non devono spaventarci, per ora tutto tranquillo”

“Al momento è tutto tranquillo. Non vorrei parlare troppo presto, facciamo gli scongiuri ma non abbiamo segnalazioni particolari. Da dire che diverse regioni apriranno il 24 e qualche scuola ha iniziato con la Dad, ma al momento no ci sono segnali di agitazioni o di problemi”. Lo dice all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi nel giorno della prima grande riapertura delle scuole nell’era Covid.  

“Bambini e ragazzi sono contenti di tornare a scuola, certo qualcuno avrebbe preferito continuare a non andare, ma sono ragazzi – afferma Giannelli – in generale sono contenti di ritrovare la quotidianità, di ritrovare i compagni e la loro dimensione sociale. E’ il necessario ritorno alla normalità”.  

“Ottenere il risultato della riapertura delle scuole è stato possibile con un enorme sforzo da parte di tutti – sottolinea Giannelli – bisogna apprezzare tutto quello che è stato fatto e non criticare ciò che non si è riusciti a fare fino ad ora e su cui sta alacremente lavorando. Le criticità ci sono e non devono spaventarci, si risolveranno. C’è voluta una pandemia per far comprendere quanto la scuola sia importante – conclude Giannelli – ora mi auguro che non venga dimenticata. Sono necessari più investimenti sulla scuola, sulle infrastrutture, sulle metodologie, sull’intera ristrutturazione del sistema scolastico”.  

Mattarella e Azzolina a Vo’

Sarà la Scuola primaria ‘Guido Negri’ di Vo’ (Padova) ad ospitare ‘Tutti a Scuola’, l’annuale cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico che si terrà domani pomeriggio (oggi, ndr.), lunedì 14 settembre 2020, a partire dalle 16.30. Alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza delle scuole di tutta Italia, celebreranno insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il ritorno fra i banchi”. Lo comunica il Ministero dell’Istruzione. 

La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai Uno, dalle 16.30 alle 18.30, nel corso della trasmissione condotta da Flavio Insinna e da Andrea Delogu. Sul palco, oltre a studentesse e studenti, saliranno anche alcune personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, fra cui l’attore Alessio Boni, il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, le campionesse di nuoto Simona Quadarella e Benedetta Pilato. E ancora: il soprano Katia Ricciarelli, la cantautrice Levante, il cantautore Leo Gassmann e il gruppo Il Volo”.  

Presenzieranno alla cerimonia il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Segretario d’Aula Francesco Scoma – in rappresentanza del Presidente della Camera Roberto Fico -, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e la Vice Ministra dell’Istruzione Anna Ascani’‘.  

”‘Tutti a Scuola’ è ormai un appuntamento tradizionale per salutare il ritorno tra i banchi. Una festa che quest’anno assume un significato ancora più particolare dopo la sospensione delle attività in presenza per l’emergenza sanitaria”.  

Ad animare la cerimonia saranno gli alunni degli istituti che sono stati selezionati nell’ambito del concorso annuale del Ministero dell’Istruzione per aver realizzato i migliori percorsi didattici sui temi dell’educazione, della legalità, dell’integrazione e della lotta ai fenomeni di bullismo. È un inno alla speranza ‘Amuchina song’, il brano composto dalle studentesse e dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Borgonovo Val Titole e Zian Piacentino (PC). ‘Voci nella Storia’, dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo ‘John Dewey’ di San Martino in Pensilis (CB), è il progetto pensato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico dei paesi arbëreshë d’Italia. L’Inno alla Gioia di Ludwing van Beethoven è stato rielaborato dagli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo (PE) in una originale versione per arpa. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Fogazzaro’ di Noventa Vicentino (VI), dell’Istituto Comprensivo ‘De Amicis’ di Catania e dell’Istituto Comprensivo di Montecastrilli (TR), in collaborazione con l’Associazione Europa InCanto, saranno invece protagonisti con l’Inno d’Italia DAD. Mentre la classe III B del Liceo classico ‘Luca Signorelli’ di Cortona (AR) reciterà il monologo ‘No bullismo’. Le musiche saranno eseguite dall’orchestra composta dai migliori allievi dei Conservatori di Musica d’Italia diretta dal Maestro Leonardo De Amicis’‘.  ”La cerimonia ‘Tutti a Scuola’ potrà essere seguita anche sui canali social del Ministero dell’Istruzione con l’hashtag #TuttiAScuola”.  

Ecco, nel dettaglio, come sarà da oggi in poi la ‘nuova’ scuola

TEMPERATURA – Con una temperatura di 37,5 o in presenza di altri sintomi si deve restare a casa. E’ quanto stabilisce il Protocollo Sicurezza che prevede che “il Dirigente scolastico (che esercita le funzioni di datore di lavoro nelle scuole statali, ovvero, per le scuole paritarie, il Datore di lavoro), per prevenire la diffusione del Virus, è tenuto a informare attraverso una un’apposita comunicazione rivolta a tutto il personale,gli studenti e le famiglie degli alunni sulle regole fondamentali di igiene che devono essere adottate in tutti gli ambienti della scuola” 

In particolare, le informazioni riguardano: “L’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di temperatura oltre i 37.5° o altri sintomi simil-influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria; – il divieto di fare ingresso o di poter permanere nei locali scolastici laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi simil-influenzali, temperatura oltre 37.5°, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.) stabilite dalle Autorità sanitarie competenti; – l’obbligo di rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del Dirigente scolastico (in particolare, mantenere il distanziamento fisico di un metro, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene)”. 

INGRESSI E USCITE – E ancora: per evitare assembramenti negli edifici scolastici “le istituzioni scolastiche con opportuna segnaletica e con una campagna di sensibilizzazione ed informazione comunicano comunità scolastica le regole da rispettare”, stabilisce il Protocollo sicurezza precisando che “nel caso di file per l’entrata e l’uscita dall’edificio scolastico, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza delle norme sul distanziamento sociale. Ogni scuola dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti in modo da integrare il regolamento di istituto, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi”. 

PERSONALE – Il documento prevede poi che “L’eventuale ingresso del personale e degli studenti già risultati positivi all’infezione da COVID-19 deve essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza”. 

SPAZI COMUNI – “L’accesso agli spazi comuni deve – inoltre – essere contingentato, con la previsione di una ventilazione adeguata dei locali, per un tempo limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza”, prevede ancora il Protocollo stabilendo che “pertanto il dirigente scolastico valuta l’opportunità di rimodulare le attività didattiche nelle aule, eventualmente alternando le presenze degli studenti con lezioni da remoto, in modalità didattica digitale integrata”. 

DOCENTI – Il Protocollo prevede poi che “l’utilizzo delle aule dedicate al personale docente (cd aule professori) è consentito nel rispetto del distanziamento fisico e delle eventuali altre disposizioni dettate dall’autorità sanitaria locale.  

MENSA E PASTI – Anche l’utilizzo dei locali adibiti a mensa scolastica è consentito nel rispetto delle regole del distanziamento fisico, eventualmente prevedendo, ove necessario, anche l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate”. 

“La somministrazione del pasto – si legge ancora nel documento – deve prevedere la distribuzione in mono-porzioni, in vaschette separate unitariamente a posate, bicchiere e tovagliolo monouso e possibilmente compostabile. Per quanto riguarda le aree di distribuzione di bevande e snack, il Dirigente scolastico ne indica le modalità di utilizzo, eventualmente anche nel Regolamento di Istituto, al fine di evitare il rischio di assembramento e il mancato rispetto del distanziamento fisico”. 

PSICOLOGI – “Sulla base di un’apposita convenzione tra Ministero dell’Istruzione e Consiglio Nazionale Ordine Psicologi saranno promosse attività di sostegno psicologico per fare fronte a situazioni di insicurezza, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione, situazione di isolamento vissuta”, si legge ancora. 

MASCHERINE – “Abbiamo lavorato per trovare nuovi spazi e garantire il distanziamento di un metro. Negli altri Paesi europei dove c’è metro di distanza bene altrimenti mettono tutti la mascherina. In Italia se c’è il distanziamento la mascherina al banco si può abbassare”, ha poi affermato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a “Agorà” su Rai 3 lo scorso 7 settembre, ribadendo che “la mascherina si deve usare nei movimenti di dinamicità: quando il ragazzo va al bagno, durante la ricreazione”. 

“Se c’è il metro di distanziamento, e stiamo lavorando affinché il 100% degli studenti si possa distanziare, al banco la mascherina si può abbassare e si deve utilizzare nei momenti di dinamicità, quando c’è movimento. Nelle situazioni statiche in cui si è distanziati, la mascherina si può abbassare. Siamo l’unico Stato che fornirà 11 milioni di mascherine al giorno a personale e studenti”, ha spiegato ancora Azzolina. 

fonte: AdnKronos

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Di Redazione

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