Press "Enter" to skip to content

Povertà sanitaria. Causa pandemia sospesi aiuti per oltre 170mila poveri


Il 10 dicembre 2020, in un convegno in diretta streaming promosso da Banco Farmaceutico e AIFA, è stato presentato l’VIII Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci, edito dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo di ricerca di Banco Farmaceutico).

I dati, rilevati attraverso la rete dei 1.859 enti assistenziali convenzionati con il Banco, ed elaborati da OPSan, descrivono una situazione particolarmente drammatica e sicuramente inedita, una vera e propria crisi sanitaria, dovuta al diffondersi del coronavirus e la seguente crisi economica che hanno ulteriormente peggiorato le condizioni della popolazione più fragile.

Nel 2020, 434.000 persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno per ragioni economiche, tale dato si riferisce soprattutto a farmaci per il tratto alimentare, per il sistema nervoso, per le malattie metaboliche, per il sistema muscolo-scheletrico e per l’apparato respiratorio.
Le difficoltà però non hanno riguardato solo gli indigenti, perché più di 7 milioni di persone non povere (oltre 3 milioni di famiglie), nel corso del 2019 hanno dovuto sospendere o limitare almeno una volta la spesa necessaria per visite mediche e accertamenti periodici.
Altro dato allarmante, il 63% del budget sanitario mensile è usato per acquistare farmaci da banco e solo una minima parte è destinato alle altre cure necessarie, di cui fanno parte anche quelle a scopo preventivo.
Complicata è anche la situazione degli enti assistenziali, il 40% ha dovuto limitare la propria azione o sospendere qualche servizio per un periodo più o meno lungo, quasi il 6% ha chiuso e non ha ancora ripreso le attività. Tradotto in servizi persi, c’è stato un calo di oltre 173.000 assistiti (pari al 55% del totale), ovvero persone che non hanno più trovato l’assistenza necessaria presso gli enti, oppure, poiché impaurite dal Covid, hanno rinunciato a farsi curare.

Da sempre, le organizzazioni dedite all’assistenza e alla solidarietà sociale che ne fanno parte (fondazioni, associazioni, comitati), contribuiscono alla sostenibilità di tanti settori e servizi essenziali – compreso il Sistema Sanitario Nazionale. Ora come non mai, in questa Italia impoverita dalla pandemia, questa grande rete della solidarietà, che è un patrimonio del nostro Paese, non può essere lasciata sola”.
Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, lancia un grido d’allarme sul futuro del III Settore, affinché le istituzioni comprendano a fondo il suo ruolo fondamentale nel nostro Paese.

La sintesi del rapporto è già consultabile al seguente link, mentre, tra qualche settimana, sarà disponibile la versione completa della ricerca.

Parliamone...

Be First to Comment

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *