Ramadan: Gratitudine al Papa per il suo messaggio

ROMA –È con straordinario piacere che abbiamo ricevuto il messaggio che Ella ha voluto inviare ai musulmani del mondo intero in occasione della conclusione del mese di Ramadan e della festa del Fitr”.

Così il presidente dell’Ucoii – Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Izzedin Elzir, risponde oggi al messaggio  di Papa Francesco per la fine del Ramadan.

Questo mese, in cui centinaia di milioni di musulmani e musulmane digiunano e pregano, “è una palingesi spirituale e morale e realizza meravigliosi giorni di ihsan (perfezionamento) in cui i credenti rimembrano la presenza di Dio e hanno la continua consapevolezza di essere di fronte al Suo Volto”.

Per Elizir, “nessun beneficio invece potrebbe derivarne se durante questo periodo non si attuasse una profonda riforma interiore e la ricerca della soddisfazione di Dio, non solo nell’astinenza fisica, ma anche e soprattutto nell’impegno di essere, al massimo delle proprie possibilità, agenti del bene e della giustizia nel creato”.

Parlando del messaggio del Papa, che auspica la promozione del mutuo rispetto attraverso l’educazione, il presidente dell’Ucoii evidenzia: “Il tema di riflessione che Ella ha voluto esplicitare e suggerire ci giunge particolarmente grato e consono alla nostra più pura dottrina e tradizione profetica”.

Non è un caso che la Rivelazione che abbiamo l’onore e l’onere di testimoniare nella nostra vita”, precisa Elizir, “si apra con un imperativo imprescindibile: ‘Leggi! In nome del tuo Signore…’ e che un nome di Allah sia ‘Rabb’ che porta in sé la radice della formazione e quindi dell’educazione”.

Inoltre, gli esegeti, che hanno computato le parole del Corano, “hanno rilevato che il centro perfetto del Libro è un’espressione ‘wa lyatalattaf’ che abbiamo tradotto ‘con gentilezza’”. Quindi, aggiunge, “educazione e rispetto con quella gentilezza che Ella ci propone e che devono far parte della nostra prassi quotidiana”.

In questi anni difficili, in cui la religione è stata “spesso pretesto blasfemo di aggressione”, “abbiamo sofferto per colpe che non avevamo commesso”, ma “la Comunità islamica italiana ha mantenuto fermo il timone verso il dialogo e la ricerca della condivisione etica”.

Di questo “siamo grati ad Allah e a quei credenti e laici che sono stati nostri coraggiosi e coerenti interlocutori anche nei momenti più difficili”.

Con questo spirito”, conclude il presidente dell’Ucoii, “vogliamo esprimerLe Santità i sensi della nostra gratitudine per il messaggio che ha voluto sottoscrivere personalmente, unitamente all’impegno indefettibile alla realizzazione di una maggiore e coesa unità d’intenti a favore del creato di cui i figli di Adamo e Eva sono stati scelti come custodi”. 

photo credit: umar nasir via photopin cc

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