Press "Enter" to skip to content

Milano: Ciao, ciao, Cie

MILANO –Abbiamo chiesto al Governo di non provvedere alla riapertura del Cie di via Corelli mai più, ma in vista di Expo abbiamo chiesto di farne un centro per la gestione delle emergenze sociali. In questo modo l’itinerario della segregazione verrà trasformato in itinerario della solidarietà sociale“.

Così l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino all’apertura del Terzo Forum delle Politiche sociali “Tutta la Milano possibile” evento che riempirà le piazze del terzo settore milanese dal 24 gennaio al primo febbraio.

Dobbiamo spendere meglio, non di più“. Majorino insiste sul principio già espresso la scorsa edizione del Festival: le risorse ci sono, ma vanno investite diversamente.

Nelle amministrazioni locali, come in Parlamento. L’esempio da non seguire riguarda proprio le priorità di spesa del Governo: “Un F35 costa quanto il 70 per cento di quanto Milano spende per le sue politiche sociali“, commenta l’assessore alle Politiche sociali. Quello che è appena trascorso è stato un anno complesso per l’assessorato di Majorino: “Un anno di incertezza come il 2013 nella gestione del sociale milanese non vogliamo più viverlo – prosegue -. Tanti servizi avremmo voluto sostenerli di più“.

Tra le priorità del 2014 ci sono i 76 mila over 75 soli a Milano. Oggi 4.250 sono seguiti dai servizi sociali milanesi e Majorino vuole raggiungerne 20 mila attraverso “un servizio a pagamento a 15 mila cittadini” che già oggi sborsano di tasca propria per trovare una soluzione ai loro problemi.

Dopo Majorino, sul palco del Teatro Elfo Puccini, piazza principale del Forum delle Politiche sociali, sale il sindaco Giuliano Pisapia. A margine del suo intervento, parlando con i giornalisti, il primo cittadino di Milano ricorda come “le emergenze sociali siano triplicate, mentre le risorse siano sempre diminuite“. Chiude con un appello a Roma: “Basta tagli agli enti locali. Si deve fare di più“.

photo credit: moarplease via photopin cc

Parliamone...

Be First to Comment

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *