«Il vostro è un progetto lungimirante. Esso si propone di promuovere una comprensione più profonda della migrazione, che permetta alle società europee di dare una risposta più umana e coordinata alle sfide delle migrazioni contemporanee. La rete di autorità locali e organizzazioni della società civile, che da questo progetto è nata, si prefigge di contribuire positivamente allo sviluppo di politiche migratorie che rispondano a questo fine».
Con queste parole Papa Francesco ha accolto i partecipanti al progetto europeo “Snapshots from the Borders” (Voci ed esperienze dai confini), guidati dal sindaco di Lampedusa e Linosa. Salvatore Martello.

Il progetto, lo ricordiamo, si propone di contribuire alla creazione di una cultura nuova nei confronti dei migranti, basata sull’incontro e la solidarietà, e a politiche di accoglienza e integrazione più efficaci in Europa.
«Lo scenario migratorio attuale è complesso e spesso presenta risvolti drammatici – ha continuato il Pontefice – le interdipendenze globali che determinano i flussi migratori sono da studiare e capire meglio. Le sfide sono molteplici e interpellano tutti. Nessuno può rimanere indifferente alle tragedie umane che continuano a consumarsi in diverse regioni del mondo. Tra queste ci interpellano spesso quelle che hanno come teatro il Mediterraneo, un mare di confine, ma anche di incontro di culture».

Francesco ha anche ricordato come, tra coloro che attraversano il Mediterraneo, c’è chi fugge dalla guerra o lascia la propria terra in cerca di una vita più degna, ma che spesso essi incontra indifferenza e perfino il rifiuto.
«La comunità internazionale – ha ammonito – si è fermata agli interventi militari, mentre dovrebbe costruire istituzioni che garantiscano uguali opportunità e luoghi nei quali i cittadini abbiano la possibilità di farsi carico del bene comune».

«Di fronte a queste sfide – esorta il Papa – appare evidente come sono indispensabili la solidarietà concreta e la responsabilità condivisa, a livello sia nazionale che internazionale. L’attuale pandemia ha evidenziato la nostra interdipendenza: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel male che nel bene. Bisogna agire insieme, non da soli. Vi incoraggio – ha concluso Bergoglio a continuare a lavorare insieme per la cultura dell’incontro e della solidarietà. Il Signore benedica i vostri sforzi in questo senso, e la Madonna protegga voi e le persone per cui lavorate. Io prego per voi, e voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Che il Signore benedica tutti voi, il vostro lavoro e i vostri sforzi per andare avanti in questa direzione».

Che cos’è Il progetto Snapshots from the borders

“Snapshots from the borders – Small towns facing the global challenges of Agenda 2030” è un progetto europeo, di durata triennale, finanziato con oltre 4 milioni e mezzo di euro dalla Commissione Europea e che vede l’impegno, diretto ed indiretto, dei territori di 34 Paesi. Obiettivo generale del progetto è aumentare consapevolezza, conoscenza e comprensione critica su interdipendenza globale e cause dei flussi migratori, per favorire il raggiungimento degli SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile). Obiettivo specifico è favorire il coordinamento tra città europee di confine interessate dai flussi migratori, per promuovere coerenza delle politiche a livello europeo, nazionale e locale.
Il progetto coinvolgerà nella gestione sia Enti Locali, che organizzazioni della società civile. Tra le principali attività ci saranno: campagne, seminari informativi, eventi locali, visite e scambio di buone prassi, creazione di un “Rete delle città di confine”, una ricerca partecipata nei territori degli enti locali partner, azioni di advocacy a livello nazionale ed europeo.

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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