di Alessandra Anna Cineglosso
Psicologa – Psicoterapeuta

Sogno che arrivo | Autori: Giulio Gasperini, Camilla Bertolina | Editore: Edizioni Migr-Azioni | Anno di edizione: 2021 | Isbn/EAN: 9788894456844

“Sogno che arrivo” è una silloge di poesia che ho avuto l’onore e il piacere di poter leggere in anteprima per scriverne la prefazione, a dire il vero, con la sensazione che a questo libro non ci fosse nulla da aggiungere.

Attraverso le pagine di “Sogno che arrivo”, ho recuperato nella memoria momenti del mio lavoro con i richiedenti asilo, la più faticosa e la più formativa tra le mie esperienze.

Leggere questo libro, e io l’ho fatto più e più volte, richiede coraggio – e coraggio, etimologicamente, significa “avere cuore” – il coraggio di aprire i propri occhi verso l’esterno, su un pezzo di mondo che continuiamo a ritenere estraneo ma, soprattutto, verso l’interno, su un universo che, invece, ci suggerisce quanto ciò che giudichiamo “altro da noi” sia in realtà simile.

Giulio Gasperini e Camilla Bertolina restituiscono al migrante identità, volto, voce, umanità. E lo fanno attraverso i loro occhi, con uno sguardo diverso: il primo inchioda il lettore, lo costringe a vedere, a indugiare sui dettagli, a sentire la fatica, a fare i conti con le contraddizioni; l’altra lo fa avvicinare e allontanare dalla questione, scendendo in profondità e procedendo in un’atmosfera onirica dove parola e immagine si fondono e si con-fondono.

Questo libro è un libro che, come direbbe Niccolò Fabi, “scotta” perché «quando non si gira dall’altra parte, l’arte non è una posa ma resistenza».

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Di Redazione

Notizie Migranti è un coraggioso esperimento di giornalismo interculturale. Il progetto nasce nel 2010, in un periodo di razzismo strisciante che impedisce la convivenza civile tra persone di culture diverse si è voluto dare vita ad una informazione, con la presenza in redazione anche di giovani migranti, che affronta il tema immigrazione come risorsa e non come problema, che evita toni sensazionalistici e allarmistici trattando i cittadini stranieri come soggetti e mai come oggetti.

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