Stamattina, nel giorno del suo compleanno, la questura di Caserta ha voluto ricordare Maria Sparagana, assistente capo coordinatore, pilastro della centrale operativa della questura, vittima del Covid-19. E lo ha fatto con una messa in suffragio presso la chiesa del Buon Pastore. Era presente anche il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Dopo la celebrazione, il prefetto Gabrielli si è recato al commissariato di Aversa per inaugurare la stanza “Mai più soli” dedicata all’ascolto protetto delle vittime di violenza e maltrattamenti e realizzata con la collaborazione del Soroptimist Club International.  

Trovarsi in un ambiente consono, in un ambiente nel quale le tue paure le tue preoccupazioni in qualche modo si stemperano e trovano un volto amico e degli occhi che intercettano il tuo bisogno di aiuto, questo fa la differenza”.  Ha detto il capo della Polizia durante l’inaugurazione. Il prefetto ha poi proseguito “Quando le vittime decidono di affidarsi alle istituzioni e vincono la loro resistenza, è lì che le comunità che le circondano non possono lasciarle sole. Una vittima che bussa alla nostra porta non può essere trattata come un fascicolo, bisogna avere un coinvolgimento maggiore. Stanze come questa non sono importanti solo materialmente, ma sono importanti perché creano una condizione ambientale che contribuisce a far sì che la vittima non cada nella seconda vittimizzazione. Questo ufficio è per noi l’assunzione di un nuovo e maggiore impegno perché questi fenomeni siano sempre meno presenti“.

All’inaugurazione hanno preso parte il questore e il prefetto di Caserta, il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, le autorità locali e il vescovo della diocesi di Aversa, Angelo Spinillo che ha benedetto la stanza. 

La struttura è destinata a ospitare le fasce deboli, in particolare i minori e le donne che hanno subito violenze o abusi. Gli spazi sono stati allestiti in modo da consentire alle vittime di sentirsi il più possibile a loro agio e permettere loro di parlare liberamente.

Parliamone...

Di Redazione

Notizie Migranti è un coraggioso esperimento di giornalismo interculturale. Il progetto nasce nel 2010, in un periodo di razzismo strisciante che impedisce la convivenza civile tra persone di culture diverse si è voluto dare vita ad una informazione, con la presenza in redazione anche di giovani migranti, che affronta il tema immigrazione come risorsa e non come problema, che evita toni sensazionalistici e allarmistici trattando i cittadini stranieri come soggetti e mai come oggetti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *