[MEMOETICA] Aprile 2012 – Il comitato civico, con a capo Renato Natale, indice comizio in Piazza Villa a Casal di Principe nonostante l’annullamento del voto in seguito allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Era il luglio del 1988 quando tre consiglieri comunali dell‘allora Partito Comunista Italiano di Casal di Principe denunciò a tutte le massime istituzioni locali e nazionali la presenza sul territorio casalese
e dei comuni limitrofi di cave di estrazione di terra e pietre per i lavori della superstrada Nola – Villa Literno che erano utilizzate come discariche di rifiuti solidi urbani.

«Potete bruciare tutto, ma non riuscirete mai a mandare in fumo un sogno». Il sogno in questione è quello di Antonio Picascia e della sua Cleprin: una industria chimica specializzata nella produzione di detergenti in eco-dosi idrosolubili e completamente eco-compatibili e nella produzione e vendita di detersivi industriali.
Il sogno è quello di riappropriarsi e rigenerare il territorio attraverso la creazione di un sistema economico legale ed etico, come antidoto all’economia criminale.