CASAPESENNA – Il 4 Ottobre 2013, ricorre il 25° Anniversario dell’agguato camorristico, che provocò il ferimento del Vice Sindaco del Comune di Casapesenna, Antonio Cangiano.

L’ingegner Antonio Cangiano, classe 1949, da ragazzo si era iscritto al Partito Comunista e a soli 24 anni, nel 1973, fu eletto nel primo Consiglio comunale del suo paese, appena distaccatosi da San Cipriano d’Aversa. Nel 1988, dopo anni spesi all’opposizione, il Pci passò in maggioranza attraverso un compromesso con socialisti e democristiani. Cangiano divenne vicesindaco e assessore ai lavori pubblici: una delega strategica e difficile da gestire, visti i ghiotti appetiti che suscitano da sempre gli appalti degli enti locali. Cangiano voleva mettere mano al piano regolatore e bloccare una serie di appalti concessi senza gare regolari ad imprese vicine alla camorra.

Ma il 4 ottobre 1988, in piazza Petrillo, la tragedia: “Tonino” Cangiano fu ferito alle gambe in un agguato di camorra e da allora era stato costretto a vivere su di una sedia a rotelle. Intanto la situazione politica del paese precipitava e il consiglio comunale venne sciolto nel 1991 con decreto del presidente della Repubblica per infiltrazione mafiosa.

Il 21 novembre 1993, dopo due anni di commissariamento, si tornò alle urne: con la nuova legge elettorale, per la prima volta, il sindaco sarebbe stato eletto direttamente dai cittadini e non dai partiti presenti in consiglio. A pochi giorni dalle scadenza per presentare le liste il parroco di Casapesenna, don Luigi Menditto, e alcuni esponenti dei comitati dei cittadini proposero a Cangiano di candidarsi a sindaco per la lista civica Insieme per Casapesenna, espressione della società civile, delle associazioni dei cittadini e dell’Azione Cattolica.

Cangiano divenne sindaco con 4.000 voti. Ma la gioia durerà poco: dopo neanche due anni il primo cittadino, evidentemente stanco delle minacce e delle pressioni della camorra, sarà costretto alle dimissioni e l’ente nuovamente sciolto dal Governo.

Con gli anni le condizioni di salute di Cangiano erano peggiorate, fino alla completa amputazione degli arti inferiori e alla prematura scomparsa, avvenuta il 23 ottobre 2009.

In occasione del 25° anniversario del suo agguato, il Presidio di Libera di Casapesenna, ha voluto ricordare la figura di Tonino Cangiano con una giornata commemorativa che coinvolgerà le autorità e le associazioni locali e si svolgerà sabato 5 Ottobre a partire dalle 17, presso il Centro Sociale di Casapesenna. Tra i rappresentanti delle associazioni locali presenti, anche Renato Natale, presidente delle Associazioni Jerry Essan Masslo e Sinistra 2000, Gianni Solino, coordinatore provinciale di Libera e Valerio Taglione, referente del Comitato Don Peppe Diana.

Al termine della commemorazione verrà proiettato il film “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana, dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato, un’altra vittima della camorra impegnato nella difesa della sua terra.

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Di Redazione

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