di Mariano Scuotri e Pasquale Avella

cantone03La paura è lo stimolo al coraggio, ma se ti fai prendere completamente da essa, chiunque voglia farti del male, lo ha già fatto”.

Con questo monito, Raffaele Cantone ha donato un messaggio di speranza ai ragazzi del Liceo Classico “D. Cirillo” di Aversa, in occasione della conferenza “Corruzione: trasparenza e attivismo civico le armi per prevenirla”, tenutasi Venerdì 30 gennaio nell’aula magna del liceo aversano, alla quale hanno partecipato, alla presenza di alunni e Dirigente Scolastico, anche Sergio Rizzo, editorialista del Corriere della Sera, e Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio, nota per il suo attivismo civico nell’organizzazione no profit “CittadinanzaAttiva”.

Il magistrato giuglianese non ha nascosto la commozione di rimettere piede nei corridoi di quell’istituzione scolastica che, come ha affermato, gli ricorda un periodo stupendo della vita, nonché ha contribuito profondamente alle sue scelte negli anni successivi. Ed è proprio partendo da qui, dai ricordi della sua storia personale, che l’odierno presidente dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), organo nazionale nato nemmeno un anno fa, ha illustrato le varie fasi del suo difficile compito, con il quale si trova ad affrontare una problematica, la corruzione, che accompagna la storia dell’uomo dalla Grecia di Pericle, e che ha contribuito al profondo malessere che attanaglia il nostro Paese.

Cantone ha sottolineato la completa antitesi tra corruzione e meritocrazia, nonché lo stravolgimento dei diritti: che non sono concepiti come tali ma divengono favori per i quali bisogna dare qualcosa in cambio. E ciò non danneggia solo il singolo ma danneggia l’intera comunità: e qui il magistrato ha fatto riferimento ai tanti appalti pubblici nelle mani di imprese prive di qualsiasi competenza che “costruiscono strade che alla prima pioggia sembrano essere state bombardate”.

Di come la corruzione superi la logica delle situazioni, ne ha invece dato conferma Sergio Rizzo, che, ispirato dall’ambiente “didattico”, ha raccontato una storia sconvolgente quanto comica: una studentessa che sarebbe andata a sostenere un esame talmente sicura della sua raccomandazione tanto da non preoccuparsi minimamente di quale fosse l’argomento da trattare. Questa e tante altre vicende ed esperienze hanno portato il famoso editorialista ad un interessante excursus storico sulla storia legislativa (e non solo) della corruzione italiana: “ Possiamo dire che la corruzione come la conosciamo oggi è stato un fenomeno che ha viaggiato in parallelo con l’industrializzazione: da ricordare gli appalti per l’Autostrada del Sole nel 1970 o lo scandalo petroli del 1974”. Ma Rizzo non ha fatto mancare un duro ammonimento nei confronti della sua “casta” (non solo quella raccontata nell’omonimo libro con Gian Antonio Stella), sottolineando la responsabilità di una stampa collusa con i poteri forti e privata del suo scopo fondamentale di veicolo mediante il quale operare un risveglio delle coscienze.

Il consigliere Petrangolini, non dimentica del suo status di attivista, ha posto l’attenzione sull’importanza di una cittadinanza attiva e consapevole che, muovendosi unita, costituisce la base di una società sana e il miglior antidoto al degrado sociale: “Ognuno di noi deve fare la propria parte, siamo tutti come piccoli colibrì in un bosco in fiamme: da soli non spegneremo mai l’incendio della corruzione, ma insieme, con gesti quotidiani, possiamo arrivare lontano”.

Un messaggio di incoraggiamento agli studenti del liceo, che proprio negli ultimi tempi sono alle prese con difficili rapporti con le istituzioni locali a causa dei disagi legati alla logistica carente degli edifici scolastici: “Il fatto che non si possa sapere con certezza lo stato di sicurezza delle scuole, molto spesso a causa di sotterfugi tipici della politica di certi luoghi, è un paradosso”.

Sono seguite domande e interventi degli alunni, che hanno dato prova dell’attenzione e dell’interesse nei confronti della delicata tematica trattata, toccando vicende che vanno dagli scandali Expo e Mose, fino al ruolo della campagna anticorruzione “Riparte il futuro”, promossa da associazioni di stampo nazionale come Libera contro le mafie. “Tutto ciò che si compie deve essere accompagnato dalla voglia di cambiare, perché non vogliamo più sentirci dire ‘si è sempre fatto così’, altrimenti rischiamo di essere travolti da una mentalità gretta e superficiale, che è la peggior nemica dell’evoluzione umana”.

Parliamone...

Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *