L’allarme arriva dall’agenzia Bloomberg che ha incrociato i dati raccolti dai satelliti della Nasa e di Weather Source. Se l’Amazzonia brucia, in Africa centrale gli incendi sono più numerosi e anche più intensi.

Nello scorrere i report si scopre che lo scorso fine settimana i roghi in Angola e Congo hanno superato di tre volte quelli registrati in Brasile.

Non solo i numeri ma anche le immagini, scattate dai satelliti Nasa, danno il polso della situazione e mostrano l’Africa Centrale (compresi Angola, Congo, Zambia, Zimbabwe e Madagascar) molto più “rossa” rispetto alla regione sudamericana.

La Nasa riporta, nella regione, oltre 67mila incendi a giugno dello scorso anno. Origine di tutto ciò sembrano essere soprattutto i cosiddetti “roghi controllati”: messi in atto da agricoltori e allevatori, che in questo modo puliscono il suolo e lo preparano ad essere più fertile per coltivazioni e pascoli. Una pratica che, però, porta danni enormi, e non calcolabili, che colpiscono la salute umana, le forme di vita delle comunità lì insediate, la biodiversità e le risorse ambientali.

Nonostante gli allarmi ancora poca attenzione viene riservata a questo fenomeno dalla politica internazionale e dalle personalità più in vista. Attenzione che, in questi giorni, è monopolizzata dagli incendi in Amazzonia.

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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