strasburgoSTRASBURGO – Riunione plenaria all’Europarlamento nella sede di Strasburgo. La giornata è aperta da un confronto fra le tre istituzioni – Parlamento, Consiglio e Commissione – sulla cosiddetta “Agenda” proposta dall’Esecutivo sulle migrazioni e sulle misure urgenti.

L’argomento Agenda  migrazioni è all’ordine del giorno, perché ‘è una netta opposizione di diversi Paesi al varo di una vera politica comune in materia. Significative le parole in emiciclo pronunciate da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione, intervenendo sul piano per le migrazioni, ha tra l’altro affermato: «Tutti dicono che bisogna porre fine agli annegamenti in mare, ma poi non si dice cosa fare delle persone recuperate dai barconi nel Mediterraneo. Se si vuole affrontare seriamente la materia migratoria ci vogliono, insieme, solidarietà e responsabilità».

Timmermans ha anche ribadito che «la settimana prossima la Commissione presenterà un meccanismo di trasferimento temporaneo degli immigrati giunti sulle coste dell’Europa meridionale per sollevare i Paesi sotto pressione migratoria», chiaro riferimento soprattutto all’Italia e a Malta.

«Dobbiamo affrontare seriamente l’immigrazione illegale – ha esortato il vicepresidente dell’Esecutivo – proteggendo le frontiere e attuando rimpatri efficaci per chi non ha diritto di asilo, per poter essere credibili nel proporre un piano per la migrazione legale, di cui l’Europa ha bisogno. Solo così l’opinione pubblica sarà dalla nostra parte».  

Al piano della Commissione pieno sostegno degli europarlamentari dei  gruppi Popolari, Socialisti e Democratici.  Convergono su alcuni dei punti anche Liberaldemocratici e Verdi. 

Michele Docimo 

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Di Michele Docimo

Aversano (in prestito a Trieste), eterno indeciso: giornalista free lance, comunicatore sociale, fotoreporter, videomaker, copywriter, storyteller, formatore, speaker ed autore radiofonico. Dirige NOTIZIE MIGRANTI [www.ntoziemigranti.it] e CONTRASTOTV [www.contrastotv.it]. E’ presidente di MIGR-AZIONI APS [www.migr-azioni.info]. A sei anni ha imparato a leggere e da allora non ha più smesso. Oggi sta cercando di imparare a scrivere. È convinto che gli africani salveranno gli italiani.

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